A proposito di niente è il titolo dell’autobiografia di Woody Allen, una vita raccontata con ironia e sguardo poco indulgente sulla propria opera. E se invece Allen avesse parlato di tutto, o quasi? Di uomini e di donne, di realtà e di magia, di ricordi e di rimpianti, di sesso e di morte, di miseria e di nobiltà?

Il corso propone un viaggio attraverso la sua intera filmografia (più di cinquanta titoli tra lunghi, episodi, una serie e l’ultimo Rifkin’s Festival, ancora inedito in Italia causa Covid), cogliendone diversi aspetti: la maestria di regista allievo ideale di Fellini e di Bergman, ma anche straordinario creatore di mondi che rimandano all’intera storia del cinema (I lezione); l’eredità della tradizione ebraico-americana e l’influenza della cultura europea (II lezione); la rappresentazione del rapporto uomo-donna, tra nevrosi, idiosincrasie, desideri e amori (III lezione); le illuminazioni sulla crisi d’identità dell’eroe novecentesco, tra la New York degli anni ’70 e ’80, la confusione degli anni ’90 e le fughe nel tempo, nello spazio, nel sogno (e nel cinema) del nuovo millennio.