Dal muto al sonoro, dall’Europa a Hollywood, dal dramma alla commedia, Billy Wilder ha attraversato il mondo del cinema tra gli anni ’30 agli anni ’70 del ’900 diventando uno dei più grandi registi di sempre. Cinico, spiritoso, spietato, a volte feroce, spesso geniale, il suo cinema ha raccontato i vizi e le virtù della società americana (e un poco anche di quella europea), mostrando il volto spietato dei media, quello famelico del capitalismo, quello meschino, ridicolo, eppure nonostante tutto umanissimo, delle persone comuni. Nessuno è perfetto, in fondo, si dice nel suo film più famoso. Nessuno tranne lui.

Lezione 1
Non per soldi... ma per denaro (e per il cinema): chi era Billy Wilder?
Aguzzino del set, divoratore di attori e di attrici, perfezionista della scrittura, genio, emblema del cinema classico: sono tante le definizioni di Billy Wilder, una per ogni aspetto della sua filmografia inesauribile.

Lezione 2
Uno, due, tre: Europa, ebraismo, Lubitsch
Le origini di Billy Wilder e l'influenza sulla sua opera: Vienna, Berlino, la sceneggiatura di Ninotchka, il frutto proibito della regia.

Lezione 3
I cinque segreti del deserto (a Hollywood): Wilder e il cinema americano
Il noir, il giallo, la commedia rosa, il vestito bianco di Marylin, l’abito grigio di Jack Lemmon, l’uomo medio e il Mensch: antropologia della middle class.

Lezione 4
Prima pagina: Storia, media, travestimenti
Dal massacro di San Valentino ai campi di prigionia della Seconda guerra mondiale, da una miniera in New Mexico alla Parigi da sogno, come trasformare la storia in farsa?